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domenica 31 gennaio 2010

Amnesty e la dichiarazione di Peter Pack che non convince

Non ritenendo per nulla convincente la seguente dichiarazione interrompo la mia azione di supporto ed invito eventuali lettori ad approfondirne i contenuti.


DICHIARAZIONE DI PETER PACK, PRESIDENTE DEL COMITATO ESECUTIVO
INTERNAZIONALE DI AMNESTY INTERNATIONAL, IN RELAZIONE AD ARTICOLI DI STAMPA
SU EMOLUMENTI PAGATI A IRENE KHAN, GIÀ SEGRETARIA GENERALE DI AI, E A KATE
GILMORE, GIÀ VICE SEGRETARIA GENERALE, CHE HANNO LASCIATO L’ASSOCIAZIONE
ALLA FINE DEL DICEMBRE 2009.

“Essendo iscritto ad Amnesty International da oltre 30 anni, sono - insieme
a tutti i miei colleghi del Comitato esecutivo internazionale -
estremamente consapevole dei doveri che abbiamo riguardo a coloro che
sostengono il lavoro di Amnesty International in favore dei diritti umani,
attraverso le loro azioni e le loro donazioni.

In Amnesty International sono presenti tutti i meccanismi di garanzia
necessari, tra cui un processo di revisione indipendente del bilancio che
viene pubblicato ogni anno, un sistema di governance che funziona e
un’attenta gestione di tutti gli aspetti del lavoro dell’organizzazione.

Abbiamo riflettuto attentamente prima di prendere la decisione sull’accordo
che abbiamo poi firmato con Irene Khan, e l’abbiamo firmato nella
convinzione che fosse nel miglior interesse del lavoro di Amnesty
International. I pagamenti comprendevano diversi elementi, tra cui lo
stipendio, arretrati di stipendio e indennità varie, alcuni dei quali
riguardavano anni passati.

Si è trattato di una situazione che ha costituito l’eccezione alla regola.
Nessuno dei dipendenti attuali, neanche il nuovo Segretario generale, ha un
contratto come quello di Irene Khan.

Il nuovo Segretario generale, Salil Shetty, ha iniziato una revisione delle
nostre strategie e procedure di assunzione. La sta portando avanti con il
pieno sostegno del Comitato esecutivo internazionale, per garantire che una
situazione del genere non abbia più a ripetersi.

Siamo impegnati al 100 per cento a destinare alla lotta per i diritti umani
tutte le risorse che riceviamo dai nostri milioni di sostenitori.

Per esempio, abbiamo agito velocemente per aumentare il numero di
ricercatori e ricercatrici nella regione Medio Oriente – Nord Africa, in
modo da poter documentare le violazioni, tra cui uccisioni, torture,
percosse, sparizioni, che sono avvenute in Egitto e in altre parti e in
modo da poter garantire giustizia per le vittime.

Siamo tutti determinati ad assicurare che le risorse e le energie di
Amnesty International restino concentrate su quel lavoro, estremamente
importante, in favore dei diritti umani per cui il nostro movimento si
batte.


Cordiali saluti.

------------------------------------------------------
Amnesty International
Sezione Italiana - ONLUS
Via G.B. De Rossi, 10 - 00161 Roma

Un modo semplice e veloce per poter aiutare Amnesty International!

E' semplice. Io ho fatto così: Nel mio Liferea mi sono abbonato al feed della pagina degli appelli urgenti, perciò sono sempre aggiornato ed in un attimo posso contribuire firmando questi appelli. Fallo anche tu! Scrivimi se hai bisogno di aiuto per organizzarti come me!

Oppure visita direttamente il sito, almeno una volta la settimana, per aggiornarti sugli appelli in corso!


Firma gli appelli per gli Individui a rischio!

logo Individui a rischio

«In cella, le lettere di Amnesty International erano per me come l'abbraccio di un amico.»
Marielos Monzon, difensore dei diritti umani in Guatemala

"Voglio che sappiate che la vostra azione urgente è stata davvero efficace e che fa un grande effetto vedere mucchi e mucchi di lettere di soci di Amnesty International arrivare da ogni parte del mondo..."
Marcelo Freixo, difensore dei diritti umani da 22 anni e dal 2007 deputato al Parlamento dello stato di Rio de Janeiro

Il lavoro... con le persone

Amnesty International è nota a livello mondiale grazie all'instancabile attività di campaigning in favore di vittime di violazioni dei diritti umani. Gli attivisti di AI in tutto il mondo inviano ogni giorno centinaia di appelli ai responsabili delle violazioni. Il Segretariato Internazionale di Amnesty International emette ogni anno circa 350 Azioni Urgenti; le invia a più di 80 Paesi in cui Sezioni di AI, strutture, gruppi o singoli le distribuiscono a oltre 80 mila persone nel mondo, iscritte al Network Azioni Urgenti. Amnesty International organizza incontri e dibattiti pubblici durante i quali chi ha subito violazioni dei diritti umani può portare la proprio testimonianza.

Il lavoro... per le persone

Per salvare una, a volte, basta davvero poco! Le azioni che mettiamo in campo in difesa di chiunque veda i propri diritti violati nel mondo sono:

Appelli: inviamo centinaia di appelli, messaggi, lettere, e-mail, fax per fare pressione sui governi responsabili delle violazioni dei dirittti umani.

Rete azioni urgenti: è la nostra rete di volontari sempre pronta a firmare ed inviare gli appelli più urgenti (da qui il nome) perchè hanno bisogno di una mobilitazione immediata!

Azioni di mobilitazione: in diversi periodi dell'anno organizziamo manifestazioni o invii di appelli di massa per fare pressione su un caso specifico di violazione di diritti umani nel mondo.

Azioni di solidarietà: inviamo messaggi di solidarietà a chi è soggetto a violazioni dei diritti umani per dargli coraggio, per non farlo sentire da solo.

I risultati

La tecnica degli appelli da oltre 40 anni mostra la sua efficacia nel lavoro di Amnesty. Il cammino è stato lungo e il lavoro di AI in favore delle persone a rischio di violazioni dei diritti umani si è andato modificando insieme al cambiamento dei tipi di violazioni dei diritti umani. La nostra storia dimostra che gli appelli e le azioni urgenti funzionano. Farid Tukhbatullin è venuto in Italia a ringraziare Giobbe Covatta per aver firmato l'appello in suo favore. Guarda il video!

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