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domenica 8 novembre 2009

A proposito di civiltà evolute

Ieri sera stava piovendo, con molta intensità. Dopo circa tre giorni purtroppo ho la conferma che una certa persona molto anziana stia per trascorrere la notte seduto, da solo e rannicchiato in un angolo sulla panchina di una pensilina degli autobus. Indossa un giaccone impermeabile verde e nero, ha tirato su il cappuccio, si raccoglie nell'angolo della pensilina degli autobus - chiusa su tre lati - ma sollecitato da mio figlio, guardandolo, sia ho la conferma definitiva che intende trascorrere lì la notte sia penso che sia bene fare qualcosa per lui. Capisco che non sia semplice intervenire in questi casi ma parto con la prima idea di telefonare al 118. L'operatore mi chiarisce che non è un tipo di intervento che loro effettuano e poi cerca di convincermi che queste persone, in genere vogliono vivere così. Che rabbia! Questo lo so anche io ma ...e se fosse il contrario...e se una parola gentile, una tazza di tè caldo, una coperta calda potesse offrire una speranza, la voglia di riprovarci, la voglia di vivere....Provo a far presente all'operatore che abbiamo un problema sociale di cui nessuno se ne occupa....di cui sarebbe bene che ne segnalasse la realtà alla prossima loro riunione .....ma la risposta praticamente è: a me non spetta! Chiedo pertanto un altro consiglio e vengo indirizzato alla centrale della Croce Rossa. In questo caso le risposte sono diverse ma identiche. Sì, effettuiamo dei giri di questo genere ma non questa notte, non siamo di turno noi . E a nulla vale l'insistere per cercare di sapere chi altro sarà di turno questa notte. Non sono loro e non spetta loro saperlo.....

Certo che la misurare del livello di evoluzione della nostra società da questi fatti....proseguite pure voi a concludere la frase.

Ma qualcosa si è mosso, la risposta sociale che si basa sulle peculiarità individuali e non sulle organizzazioni delegate, pensa e riflette. Il pizzaiolo gli ha offerto questa sera da mangiare e bere e poi una coppia, intorno alle 22, con una pioggia battente in corso, lo avvicina, gli parla, lo accompagna via sotto un ombrello di protezione.

Ma perchè le emozioni trovano una loro organizzazione e le organizzazioni non riescono a comprendere le emozioni?

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